Izzica Rape in olio gr 320
Le cime di rapa sott’olio sono una prelibatezza tipica della cucina pugliese, che unisce la freschezza di questa verdura con la ricchezza dell’olio extravergine d’oliva locale. La preparazione tradizionale prevede la selezione delle parti più tenere delle cime di rapa, che vengono accuratamente pulite e lavate. Successivamente, vengono sbollentate in una soluzione di acqua e aceto per circa 15 minuti, poi scolate e lasciate asciugare su un canovaccio per alcune ore. Una volta asciutte, le cime di rapa vengono condite con aglio tritato, peperoncino e sale, quindi disposte in barattoli sterilizzati e coperte con olio extravergine d’oliva, assicurandosi che non rimangano bolle d’aria. I barattoli vengono chiusi ermeticamente e conservati in un luogo fresco e buio per almeno un mese prima del consumo, permettendo ai sapori di amalgamarsi e intensificarsi. citeturn0search4
Questo metodo di conservazione non solo prolunga la durata delle cime di rapa, ma ne esalta anche il sapore, rendendole un accompagnamento ideale per una varietà di piatti. Possono essere servite come antipasto su crostini di pane, utilizzate come contorno per carni arrosto o grigliate, o aggiunte a insalate e frittate per un tocco di gusto in più. La combinazione dell’amaro caratteristico delle cime di rapa con la piccantezza del peperoncino e l’aroma dell’aglio, il tutto avvolto dalla morbidezza dell’olio d’oliva, crea un equilibrio di sapori che rappresenta l’essenza della tradizione culinaria pugliese.
Dal punto di vista nutrizionale, le cime di rapa sono ricche di vitamine, minerali e antiossidanti, mentre l’olio extravergine d’oliva apporta grassi monoinsaturi benefici per la salute. Insieme, offrono un prodotto non solo gustoso ma anche salutare, in linea con la dieta mediterranea.
In conclusione, le cime di rapa sott’olio rappresentano una specialità regionale che combina sapientemente ingredienti semplici e genuini, frutto di una tradizione culinaria che valorizza i prodotti del territorio e le tecniche di conservazione tramandate nel tempo.
La Storia di Izzica
IZZICA è un’espressione tipica dialettale della città di Grottaglie, famosa anche per le sue ceramiche d’arte, che indica stupore e meraviglia. Ma per potervi spiegare l’origine di questo nome dobbiamo tornare indietro al 1999 anno in cui il patron e chef Antonio Turrisi da vita alla sua gastronomia, enoteca e salumeria che chiama “il Pizzicagnolo”.
Nel 2012 il Pizzicagnolo si evolve, si ingrandisce ed acquisisce nuove vesti in una nuova location in cui inserisce un piccolo ristorante, nasce a questo punto l’esigenza di dare un nuovo nome a questo emporio del gusto. Dopo numerose ricerche, abbiamo capito che la soluzione era sotto i nostri occhi!
Da Pizzicagnolo abbiamo preso solo Izzica. Termine tipico usato per indicare stupore e meraviglia, che racchiude in sè la storia del nostro passato, la voglia di un nuovo futuro senza mai dimenticare le nostre origini pugliesi. Ed è proprio all’interno del ristorante che nasce il nuovo progetto delle conserve, per la necessità di completare alcuni piatti.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.