Pinot Grigio Doc Friuli Colli Orientali Canus
Vigneti in collina
L’autentica viticoltura d’eccellenza si svolge solo in collina.
Lo avevano capito già i Romani che in queste nostre terre privilegiavano piantare le viti a una certa altitudine. Proprio le antiche centuriazioni romane dimostrano che questi luoghi erano già coltivati nel IV secolo a.C. con appartenenza alla neonata Forum Iulii, Cividale. L’aveva fondata Giulio Cesare, ponendola come riferimento di un vasto territorio da lui offerto ai veterani del suo esercito, che si ritiravano in campagna una volta conclusa la vita militare.
Così è nata la viticoltura in queste terre, con allevamenti a spalliera che i Romani avevano adottato, superando la primissima viticoltura, quella delle alberate, che vedeva le viti arrampicarsi su tutori vivi ossia gli alberi. Da allora tutto è continuato nei secoli. Fino a giungere alla dominazione veneziana che ci ha portato, dal Cinquecento, lo storico modello del ronco: una collina vitata, alberi da frutto e, sulla cima, la cantina e la casa padronale con l’orto e il giardino.
La famiglia dei Pinot è capostipite nella storia della vite domestica in Europa, figlio di quell’aristocratico pinot nero che è tra le uve più significative per i grandi vini continentali. È arrivato in Friuli, dalla Borgogna, durante gli ultimi anni del secolo XIX a servizio dei vigneti dell’Impero asburgico. Le sue uve ben si acclimatarono diventando una nuova generazione territoriale.
Nell’ultimo trentennio il Pinot grigio è stato vittima di un boom sul mercato internazionale, perdendo smalto e attrattiva. Secondo noi è una varietà storica che merita attenzione e rispetto. In questo alveo nasce il nostro Pinot grigio, di colore giallo dorato chiaro su trasparenza ramata, sua nota distintiva. Vino leggiadro ed elegante. È così che cerchiamo di far emergere il carattere che quest’uva singolare merita di esprimere.
Scheda tecnica
Le Uve: 100% Pinot Grigio
Il vigneto: Sul ronco di Gramogliano con esposizione Est, Sud Est, allevamento a guyot.
Il suolo: Marne e arenarie eoceniche, localmente chiamate “ponca” (flysch) con venature di argilla
La vendemmia: Manuale, con raccolta in cassetta – resa di 60 q/h
La vinificazione: Pigiadiraspatura delle uve. Pressatura soffice. Raffreddamento del mosto a 12°C. Decantazione statica per 36 ore. Fermentazione a temperatura controllata di 18/20°C in acciaio. Dopo 9/12 mesi va in bottiglia dove resta per altri 9/12 mesi prima della commercializzazione
L’assaggio: Il suo colore varia dal giallo dorato chiaro a una trasparenza ramata, a seconda dell’interpretazione dell’annata. Al naso è bene espresso e personale con richiami fruttati in cui è regina la classica pera kaiser accompagnata da richiami di buccia di limone e lieve frutta secca. In bocca accoglie una piacevole nota agrumata. In chiusura un lievissimo accento burroso quasi di biscotti stile digestive. Questo Pinot grigio esprime grande sapidità e ha capacità di donare bella energia.
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